Giugno 2021
Decido di festeggiare i miei 15 anni insieme ad Andrea con una cenetta da Linfa, il nuovo locale vegano che da maggio ha aperto le sue porte in zona Tortona.
I gentili camerieri ci accolgono e ci accompagnano all’interno. Ci accomodiamo ai tavolini alti davanti al bancone. L’arredamento di Linfa richiama il loro concept con l’utilizzo dei colori rosa e verde; colori che richiamano l’integrazione dell’uomo con la natura. Tutto sembra studiato nei minimi dettagli: i colori tenui pastello del rosa e verde rilassano, il verde verticale incorniciato alle pareti accompagna nel mondo vegetale e l’oro dell’arredo e nei dettagli dona eleganza alla nostra esperienza.
A rendere tutto ancora più piacevole la gentilezza e la preparazione del giovane staff.
Il menù è diviso in poche e semplici sezioni: antipasti, primi piatti, secondi vegani, pinsa, sushi e dessert. Ogni piatto è descritto nei dettagli e accompagnato dalla propria fotografia.
Se volete dare un occhio, lo trovate qui. Optiamo per dividerci una pinsa, un sushi e un primo: per me la condivisione del cibo è pura gioia ma in pochi locali con una cucina vegetale provo quest’emozione.
In attesa dei nostri piatti, ammiro i cocktail colorati e invitanti che il barista prepara. In menù sono presenti anche soft drink sfiziosi tra i quali il kombucha (una bevanda fermentata), thè e birra artigianale.
Pinsa e sushi chiediamo ci vengano serviti come fossero i nostri antipasti. La pinsa “italianità” si compone di tre pomodori in diverse consistenze con salsa di pomodoro, datterini confit e pomodorino giallo fresco con olive taggiasche, origano e aglio. L’impasto è un classico pinsa composto da 3 diversi tipi di farine: riso, soia e frumento, preparato con lievito madre e lasciato lievitare 72 ore. Il risultato è un impasto leggerissimo, ben alveolato e croccante all’esterno, reso gustoso dall’abbondante condimento.
Il nostro sushi vegano è un uramaki ripieno di tofu marinato e asparagi con aggiunta di composta di fichi. Il wasabi viene preparato puro ed è davvero delizioso e quel piccantino giusto come piace a me. Intingo il mio sushi in poca salsa di soia per gustare a pieno i sapori.
Per i primi piatti optiamo per un risotto e un classico della tradizione italiana la pasta alla Norma. Il risotto è preparato co un riso Carnaroli mantecato con crema di piselli e zucchine alla menta con aggiunta di crema di peperoni rossi arrostiti a creare un contrasto di colori e gusto. Le piccole pannocchie e i piselli donano croccantezza al piatto. La Norma invece è preparata con paccheri di Gragnano ma la ricetta è rivisitata. A sostituire il sugo di pomodoro c’è una crema di melanzane, a cui è aggiunto del pomodoro confit che non copre il sapore della melanzana. Consistenze diverse e ottimi sapori che soddisfano il nostro palato.
Concludiamo e concludo anch’io la serata con il dolce: le occasioni importanti vanno festeggiate come si deve. Per me bicchierino molto particolare di frolla sablè alla mandorla con confettura di frutti di bosco al rosmarino, una crema chantilly alla vaniglia e frutti di bosco freschi. Andrea invece sceglie una sacher scomposta molto scenografica.
Devo rivelarvi un segreto: metà del mio dolce l’ha mangiato Andrea perché io ero davvero piena.
All’uscita scambiamo due parole con Edoardo, gentile proprietario di Linfa, a cui auguro tanta fortuna.
E voi l’avete già provato? Secondo voi nella foto in cui è ritratto Andrea, da quale parte di menù sarà rimasto sconvolto?