La Sacra di San Michele è un’antica abbazia costruita nel ‘900 sulla cima del Monte Pirchiriano. E’ un luogo sacro ai Piemontesi ma anche a molti pellegrini devoti al culto di San Michele. Dal 1994 c’è una legge regionale che riconosce la Sacra di San Michele Monumento simbolo del Piemonte e dal 2004 è diventata Patrimonio dell’Unesco per l’alto valore storico e culturale.
L’abbazia e la sua costruzione sono avvolti da interessanti misteri e curiose leggende. La Sacra si trova al centro di un cammino che unisce Mont Saint Michel in Normandia al Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo sul promontorio del Gargano. Una linea sacra immaginaria ancora più lunga che parte dall’Irlanda e arriva a Gerusalemme unendo 7 Santuari dedicati al culto del Santo. Secondo la leggenda si tratta del colpo di spada che il Santo inflisse al Diavolo per rimandarlo all’inferno.
La prima volta che sono entrata alla Sacra è stato nel 2018 in occasione di un concerto di musica classica. Il weekend comprendeva anche un’adrenalinica gita con amiche pellegrine al ponte tibetano della Val di Susa a Claviere.
Ho deciso di tornare in questo luogo magico a modo mio percorrendo la vecchia via dei Principi, la più panoramica per raggiungere la Sacra. La Strà dij Prinsi, in piemontese, è così chiamata perché prende il nome da un corteo avvenuto nell’ottobre del 1836, durante il quale 27 salme dei nobili della famiglia Savoia vennero trasportate dal Duomo di Torino alla Sacra.
Si parte da Bertassi, una piccolissima frazione del Comune di Avigliana e si inizia a salire, in parte seguiamo la strada 501 subito ben segnalata da cartelli bianchi e rossi, in parte i cartelli in legno “Strada dei Principi”. Tempo di percorrenza previsto 1 ora e 45 minuti per 600 mt di dislivello. Continuando a salire si arriva a Pian di Fan dove un cartello indica i numerosi sentieri per arrivare alla Sacra. Da questo sentiero si gode di un’ottima vista sui laghi di Avigliana e sulla stessa Sacra di San Michele. In poco meno di mezz’ora si arriva al piazzale dove si trova l’ingresso alla Sacra. Ancora qualche passo e sarete arrivati in biglietteria. Non dimenticate di prendere il biglietto con visita guidata condotta dalla bravissime guide volontarie per scoprire tutti i segreti di questo luogo.
Per tornare percorrete lo stesso sentiero, noi abbiamo dovuto allungare un pochino preferendo la strada asfaltata per colpa del mio dolore al ginocchio.
Se volete percorrere meno km e meno dislivello potete partire da Mortera.
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