Avete mai sentito parlare della strada della Forra? Dicono sia una delle strade più spettacolari del nostro paese, perfetta da percorrere in moto o in bici, un po’ stretta per le auto e pericolosa per i camminatori, anche se non è molto frequentata. E’ un vero gioiello incastonato nella roccia, da vedere se vi trovate nei pressi di Tremosine, alto garda bresciano. Noi ne abbiamo approfittato per un trekking nei dintorni per poi percorrere il tratto in auto.
Grazie alle indicazioni trovate sul blog vecchiescarpe (link nelle info), abbiamo fatto il nostro giro ad anello (purtroppo bloccati negli ultimi 3 km da un tratto chiuso per frana).
Partiamo da Campione del Garda, una frazione di Tremosine in cui si trova un vecchio cotonificio abbandonato che dona al paese un’aspetto decadente…che a me piace molto. Lasciata l’auto nel grande parcheggio (essendo ancora marzo non abbiamo pagato nulla, ma il costo giornaliero è di 9 euro) ci dirigiamo verso la piazzetta centrale dove troviamo le indicazioni e la scalinata che ci conduce al nostro cammino. Il percorso 110, ex 267, è un sentiero per escursionisti esperti per l’esposizione della roccia in alcuni tratti, resi più sicuri da alcuni cordini di acciaio.
Il primo pezzo percorre la suggestiva forra di San Michele con la sua roccia vertiginosa, cascate e opere idrauliche che sfruttavano la forza delle acque per il funzionamento del cotonificio. La salita è faticosa e procede prima attraverso gradoni di cemento che diventano presto roccia dissestata con strapiombo, ma la vista del lago rende tutto piacevole. Arriviamo all’improvviso ad un terrazzamento e una piccola casetta, poco più avanti troviamo e seguiamo una deviazione a destra verso Pieve (mi raccomando, non dovete arrivare a Pregasio). Da qui il paesaggio cambia ed entriamo in un bosco attorniati da ulivi e la tipica macchia mediterranea. Finalmente arriviamo a Pieve, dove ci attende la terrazza del Brivido all’interno dell’hotel Paradiso. Potete anche decidere di fare una sosta per mangiare oppure andare dritti sulla terrazza. Lo spettacolo è di quelli che ti tolgono il fiato, con una vista a 180 gradi che parte a destra da Campione e si estende per buona parte del lago di Garda. Di fronte il Monte Baldo con le sue cime innevate e sotto di noi la strada della Forra, la vecchia e la nuova Gardesana ci danno un senso di vertigini. Proseguiamo il nostro giretto per il paese, classificato tra i borghi più belli d’Italia e ci fermiamo a mangiare la nostra schiscetta nella terza terrazza Cimaporto, con vista lago e monte. Riprendiamo il cammino, precisamente il sentiero 141, che porta a Porto Pieve, che va giù ripido e in 20 minuti arriviamo alla vecchia Gardesana, ma incuriositi proseguiamo per il porto, che sembra essere solo una terrazza che si affaccia al livello del lago. Risaliamo per proseguire sulla vecchia Gardesana, per un tratto completamente pianeggiante. Purtroppo gli ultimi 3 km sono chiusi per frana da dicembre e ci tocca trovare soluzioni alternative perché la nuova Gardesana sembra essere troppo pericolosa da percorrere a piedi (mai ignorare i cartelli sotto le indicazioni). Dopo 45 minuti riusciamo a far ritorno a Campione con un autobus di linea.
Ma non è finita, la nostra gita prosegue con il giro in auto della strada della Forra, davvero spettacolare (è sconsigliato fermarsi a fare foto).
Se decidete di percorrere il sentiero, le foto vi aiuteranno nel vostro cammino.
Una curiosità: per concludere Andrea si è voluto fermare a Toscolano Maderno, dove eravamo stati il mese prima per visitare la Valle delle Cartiere, per comprare una specialità del luogo, la Torta Maderno.