Chi mi conosce sa quanto io ami il miglio: un cereale senza glutine e molto versatile. Questo cereale si può gustare in chicco, ma si adatta benissimo ad essere trasformato per tante preparazioni.
E’ un cereale molto antico, originale dell’Asia centrorientale. Ha un effetto alcalinizzante, perfetto per chi, come me, soffre di acidità di stomaco; è ricco di lecitine che aiutano a regolare il colesterolo nel sangue. Grazie all’elevato contenuto di acido silicico, spesso viene consigliato il consumo per ridurre la caduta dei capelli e in caso di unghie fragili. Ha un indice glicemico medio-alto.1
Il miglio, come vi dicevo, si adatta a tantissime preparazioni, nelle regioni del Nord Italia veniva utilizzato polenta, prima dell’arrivo del mais. Cuocendolo in proporzioni di 1 volume di miglio e 2 di acqua per max 20 minuti, potete ottenere dei primi abbinati a verdure o zuppe (v. migliotto con la zucca). Se aumentiamo il volume di acqua di 1:3 potrete ottenere degli ottimi sformati o tortini (v. tortino di miglio), fino ad un rapporto di 1:5 per creare il nostro dolce, in cui il cereale diventa morbidissimo. Se provate a masticare a lungo un cereale in chicco, come il miglio o il riso, sentirete bene il loro sapore dolce. Partendo da questa dolcezza naturale, abbiamo aggiunto solo pochissimi ingredienti e creato un dolce vegano e glutenfree.
La versione alle nocciole arriva da un corso di Maura Bozzali, Ratatuja, quella al cioccolato l’ho aggiustata per creare un’alternativa ancora più golosa.
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“Sano, buono e senza glutine” di Anna Villarini, Edizione Sperling & Kupfer, 2017.