I tordelli toscani sono un piatto tipico della cucina italiana. Ad essere sincera non ho mai assaggiato la versione originale e nemmeno quella veganizzata da un autocono. Li ho visti nelle storie di Sementis veg e un giorno di tanti mesi fa Betti Taglietti mi disse che avrei dovuto provarli.
Secondo l’Accademia italiana della cucina solo in Lunigiana, Versilia e Lucca il tortello è diventato un tordello, ovvero pasta fresca ripiena più grossa. Il nome tortello invece arriva dalle torte ripiene preparate con verdure amare e carne di seconda scelta da mascherare in un ripieno. Da qui il passo al tortello è stato breve.
Complice un ragù vegetale avanzato delle mie lasagne veg [link ricetta] mi sono messa in testa che avrei dovuto trovare e provare la ricetta. Non ci fu ricerca più difficile perché ho scoperto che esistono i tordelli lucchesi, versiliesi, semplicemente toscani. Se sulla forma e sul condimento sono più o meno tutti d’accordo sulla mezzaluna e sul ragù, sul ripieno non c’è una ricetta uguale all’altra. Esistono tantissime varianti, quasi tutte utilizzano le biete, verdure a foglia verde, ma alcuni aggiungono carne, altri ricotta.
Dopo aver letto almeno 4 ricette, ho deciso che sarebbe stato il caso di riutilizzare il macinato vegano, sempre avanzo delle mie lasagne. Così l’ho spappolato insieme a fette di pane, lievito alimentare, prezzemolo e timo. Il timo sembra essere l’altro trait d’union di tutti i ripieni. In effetti questa erba aromatica conferisce al ripieno un sapore ben definito.
Prova la ricetta e immergiti nelle atmosfere toscane, ma non dire ai versiliesi che hai copiato la ricetta dei tordelli lucchesi, sembra ci sia dell’astio tra i due.
Per il macinato vegano puoi seguire la mia ricetta che trovi a questo link oppure sostituire con dei fagioli.
Se vuoi provare altri ripieni e condimenti di tortelli ti rimando a questa ricetta [link].