La zuppa Valdostana o Valpellinese, in dialetto Valpellenentse è una ricetta tipica della Val d’Aosta. Io amo questa regione, nonostante l’abbia scoperta negli ultimi anni grazie al compagno di mia suocera, un valdostano doc ed ex alpinista. Le lunghe camminate immersi nella natura, alla scoperta delle sue maestose montagne, mi hanno fatto letteralmente innamorare.
Non manca anche il lato culturale della regione con i suoi castelli. Il forte di Bard è una delle mie mete preferite, qui si organizzano spesso mostre di arte e ormai dovreste sapere quanto mi piaccia coniugare arte, cultura e cucina.
La cucina valdostana purtroppo non è un mondo che mi appartiene, è spesso ricca di carni, formaggi e tantissimo burro. Ma a ben vedere la tradizione gastronomica dei poveri è molto legata anche agli ortaggi, ai miei amati cavoli in particolare, al pane di segale, alle castagne.
Di recente sono stata al ristorante Le Miniere di Traversella, in Piemonte, e in menù questa particolare zuppa valdostana che ha ordinato Andrea, il mio compagno, meglio conosciuto come Vitadaciccioni.
Il tempo di studiarla mentre l’assaporava e, come spesso capita, ero già decisa a riproporla nella mia versione senza latticini, completamente vegana. Non potevo perdermi un piatto che unisce due ingredienti semplici e gustosi come il pane raffermo e la verza.
La ricetta arriva da un piccolo libro illustrato sulla cucina valdostana, acquistato proprio al Forte di Bard. Nonostante non siano presenti ricette vegane, tante sono vegetariane e facilmente adattabili al mio stile di vita.
Non vedevo l’ora che arrivassero i primi freddi e le prime verze per provare questa ricetta e tornare alle mie amate zuppe.
Ma adesso prepariamo questa facilissima ricetta. L’ho veganizzata in modo semplice con soli 3 ingredienti: pane raffermo, verza e cremosella (trovi la ricetta a questo link).
Se utilizzate formaggi vegani potreste sostituire la cremosella con un formaggio filante, la ricetta originale prevede la Fontina e tanto burro.
Se avete del pane raffermo, sul blog trovi tante ricette per riutilizzarlo [link]